Si commentano le vittorie (tante), vanno doverosamente
raccontate anche le giornate meno brillanti. E chissà che il week end scorso,
alla fine, non risulti utile per dare a tutti la consapevolezza di quanto -
e come - si debba lavorare da qui a un mese in vista dei campionati italiani. E,
buon peso, abbia esaurito la statistica dose di malasorte che una stagione
regala e che, in questa occasione, ha fatto girare qualche partita di troppo.
Senza addentrarmi in questioni tecniche che lascio al mister, una breve cronaca.
Le prime a entrare in campo sono le ragazze, con Clara che
parte subito in salita con Galiano, si rifà alla grande con Pichler, si
arrende combattendo, soprattutto nel primo set con Piccolin e regola in
scioltezza la Contin. Nessuno le chiedeva l'impresa ma è evidente che la forma
cresce e, con questo, anche l'atteggiamento.
Bianca concede, nel suo girone, solo un set alla Giardi e vola
nel top 4. Gara dai due volti, con una partita perfetta con la Colantoni
(che poi vincerà il torneo), due set combattuti con Giorgia, poi il tracollo con
la Carassia. Quarto posto che non cambia le prospettive (anche
lo scorso anno il torneo pre-nazionali non era andato bene...)
Enrico ritrova nel girone il suo amico Buccoli e il
mastodontico Yang Jiaqi. Con il primo fatica solo nel primo set, con il figlio
d'arte stavolta va male. Non basta partire clamorosamente in vantaggio ogni set
per evitare la sconfitta. Il tabellone riserva Dell'Acqua, già
battuto a Torino. Il primo set e il 10-7 del secondo fanno pensare a un bis. Non
va così. (Anche per Enri il torneo di fine marzo 2011 si era chiuso con una
sonora serie di bastonate nel top 8...)
Non resta allora che aggrapparci ai babies: parte alla grande
Mattia che rifila due sonori 3-0 a Caldarola e Cantella, ma quando è il momento
di affrontare i big, Pillera e Badini, soccombe con un po' troppa
arrendevolezza, senza neppure provare a sfidare gli avversari sui loro punti
deboli. Ma va decisamente apprezzata la maggiore tranquillità con cui si
avvicina alle partite e incassa anche le delusioni. Così sarà più facile fare
spazio al gioco, che sta arrivando
A due tavoli di distanza Andrea, alle prese con un girone di
ferro, si scalda con Taboni, a cui lascia un set, poi dà vita a due incredibile
battaglie con Poma e Trifirò. Ne esce sconfitto, con tanta tanta sfortuna ma
mostrando una crescita difficile da immaginare solo poche settimane prima.
L'ultima partita con Messere non offre, finalmente brividi ma non basta
a passare il turno.
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